Oggi, 27 Ottobre, circa 2000 dipendenti del ministero dell’Economia e del Tesoro hanno abbandonato le propie scrivanie per invadere corridoi e cortili del ministero contro i tagli al salario accessorio previsto dalla legge di stabilità. Il governo Renzi ha dato un taglio al cosiddetto Fua, Fondo Unico di Amministrazione che viene distribuito nei ministeri attraverso la contrattazione interna.
Ma oltre al taglio del Fua, il ddl Stabilità ha stanziato appena 200 milioni di euro per il pubblico impiego che tradotto significa un aumento di stipendio di soli 8 euro al mese nonostante il contratto non venga rinnovato da più di sei anni.
Quali palliativi troverà il premier Renzi per tenere buoni i dipendenti pubblici?
Gli insegnanti, una categoria molto importante per la costruzione del consenso nel paese, sono stati comprati dal bonus 500 euro previsto dalla riforma “Buona Scuola”. Secondo criteri di merito, gli insegnanti possono usufruire di un bonus di 500 euro da spendere in formazione e aggiornamento dei docenti: frequentare corsi, comprare tablet, libri, seguire eventi culturali, convegni, seminari ecc
Dietro tutto questo si nasconde, anche qui, un mancato rinnovo del contratto nazionale e migliaia di precari nel mondo della scuola, quasi trecentomila, che non vedono migliorare la loro condizione e sono per giunta esclusi dal bonus 500 euro.
Dopo la firma, quasi ad occhi chiusi del Presidente Mattarella, il testo della legge di stabilità è pubblico solo da ieri. Quasi dieci giorni dopo la presentazione del premier Renzi tramite le solite slide poco sintetiche e chiare.
Cosa nasconderà ancora la legge di Instabilità?