Domani mattina dalle 6 saremo in via dei volsci per difendere la Palestra Popolare San Lorenzo, un’esperienza a cui ci lega un attaccamento profondo. Per cercare di spiegare questo attaccamento abbiamo deciso di pubblicare qualche riga scritta da un nostro compagno e una breve intervista agli istruttori di Boxe della palestra.

Avevo si e no 16 anni la prima volta che, durante una serata di incontri di pugilato, ho visto un ragazzo salire sul ring con una canotta rossa ed una stella sul petto. Quel ragazzo aveva uno sguardo determinato, leggero nei movimenti ma dai colpi duri, cosciente che sul ring in quel momento c’era lui ma che in realtà non combatteva solo. Perché combattere con quella stella sul petto era la realizzazione di un sogno per lui e per tutta quella generazione che ha inventato e creduto nel sport popolare. La palestra come un luogo in cui crescere e confrontarsi, aperta ed accessibile a tutti senza discriminazioni, una famiglia fatta di sudore, fatica e risate. Quella sera il match contro il suo avversario quel pugile lo ha vinto, così come la Palestra Popolare San Lorenzo ha vinto il suo match con la storia. Perché questa esperienza composta da bambini, giovani ed adulti fa parte della storia della Roma che ci piace, nella quale ci riconosciamo e nella quale vogliamo continuare a vivere e lottare. La Palestra Popolare San Lorenzo non si tocca. È per questo che domani mattina 15/04 dalle 07.00h resisteremo insieme allo sfratto; ed è per questo che continueremo a farla vivere e conoscere anche venerdì 22/04 in occasione dei match organizzati all’interno del @achtung banditen festival. Uno spettacolo che porta la grande boxe nella città universitaria la Sapienza gratis e per tutti.

Viva lo sport popolare! Lunga vita alla Palestra Popolare San Lorenzo!!