Garantito il diritto della Roma Antifascista di manifestare!

Le piazze e le strade di Roma sono di chi ogni giorno le vive, le attraversa e le anima con le proprie lotte politiche e sociali. È così che le pressioni di un ampio fronte di realtà antifasciste e antirazziste di questa città e la legittimità delle lotte quotidiane sono riuscite a conquistarsi la manifestazione di sabato 21 maggio a piazza dell’Esquilino, lungo il percorso che – secondo quanto abbiamo appreso dai giornali – era stato inizialmente richiesto ed autorizzato a Casapound, l’organizzazione neofascista promotrice di campagne di odio e intolleranza. Una piazza conquistata grazie alla fermezza degli antifascisti e delle antifasciste e alla loro indisponibilità a qualsiasi forma di mediazione al ribasso: come diciamo da giorni, un corteo come quello di Casapound, convocato a difesa di una presunta «civiltà europea» minacciata da una altrettanto presunta invasione degli immigrati, non può passare in piazze multietniche come piazza Vittorio e piazza dell’Esquilino. La provocazione sarebbe stata inaccettabile e, per questo, nessuna altra convocazione sarebbe stata per noi possibile se non in quella piazza dell’Esquilino che ci ha visto concentrarci e manifestare migliaia di volte.
È giunta, quindi, da qualche minuto l’autorizzazione a manifestare lì, come ormai richiesto da giorni e come ribadito dalla partecipatissima assemblea all’università La Sapienza di venerdì scorso, oltre che dall’Anpi, dai sindacati, dal Coordinamento romano acqua pubblica, dalla conferenza stampa tenuta ieri sotto la prefettura dal Comitato madri per Roma città aperta e da decine di altre esperienze di lotta di questa città. Sabato prossimo, quindi, piazza dell’Esquilino non vedrà più il passaggio di un corteo che invita all’odio e all’intolleranza come quello di Casapound, ma sarà una piazza aperta e partecipata, animata dalle lotte sociali, dagli studenti medi e universitari, dall’Anpi, da larghi settori sindacali, da tutti gli antifascisti, gli antirazzisti e gli antisessisti di Roma.
La legittimità delle lotte conquista la piazza. Non possiamo, però, non sottolineare ancora una volta gli ampi spazi di manovra che vengono lasciati a Casapound dalle istituzioni. Sabato prossimo, oltre all’annunciato corteo, i neofascisti terranno infatti il loro evento “Tana delle Tigri” all’aperto, presso il parco pubblico di Colle Oppio, in orario pomeridiano. Un parco che dipende dalla Sovrintendenza Capitolina dei Beni Culturali e che, nonostante la sua natura pubblica, ospiterà un evento in cui suoneranno gruppi come i genovesi di “Mai morti”, che già dal nome si richiamano alla X Mas della Repubblica sociale italiana e nel simbolo hanno un fascio littorio. Per non parlare poi di un altro dei gruppi invitati, quegli Spqr Skins da cui prese le distanze persino Gianni Alemanno quando, nel 2012, promossero un incontro firmato Blood & Honour, il network internazionale neonazista. Un parco pubblico che, dunque, un sabato pomeriggio di primavera sarà sottratto a coloro che vivono la città per ospitare gruppi che cantano parole di odio e di intolleranza. Chi è che con leggerezza e superficialità ha autorizzato questo evento, che scriverà una pagina vergognosa nella storia di Roma?
La lotta contro il neofascismo e contro le istituzioni che legittimano l’odio che propagano è ancora lunga. Per questo invitiamo tutti e tutte ad animare sabato 21, alle ore 9, piazza dell’Esquilino. Noi ci saremo!
‪#‎casapoundnotwelcome‬
Gli antifascisti e le antifasciste di Roma

E’ stata pubblicata sulla pag facebook https://www.facebook.com/FermiamoliMaiConSalvini/ una mini inchiesta sull’evento organizzato da Casapound a Colle Oppio: La tana delle tigri

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