Movimenti di lotta per la casa occupano i municipi e rovinano la passerella al PD

Nella giornata di ieri dalla mattina in centinaia occupanti di case  e attivisti dei movimenti per il diritto all’abitare si sono mobilitati dando inizio ad una nuovo autunno di lotta per i movimenti di lotta per la casa. Dalla mattina sono stati occupati simultaneamente i Municipi 2,3,4,6,7,8 e 14:

“Vogliamo subito soluzioni contro i disastri dell’art.5”. Ma la giunta Raggi, in particolare sul tema della casa per il quale non ha ancora nominato un ‘assessore, è una giunta fantasma come hanno denunciato i movimenti con striscioni e travestimenti da fantasmi.
L’art 5 del Piano Casa nega diritti fondamentali non solo a chi occupa per necessità, ma a chi si ritrova impossibilitato a pagare un affitto e viene automaticamente considerato abusivo, a partire dall’ impedimento di allaccio di acqua e luce . I movimenti vogliono inoltre la cancellazione della delibera Tronca che prevede decine di sgomberi di case occupate e l’approvazione della delibera regionale strappata con anni di lotte che costringerebbe finalmente le istituzioni ad utilizzare soldi per dare casa popolare a centinaia di persone. Nei municipi grazie alle occupazioni si sono ottenute prese di posizione dei presidenti di municipi e possibilità di lotta per costringere i municipi stessi a disobbedire all’articolo 5, concedendo le residenze alle famiglie che in questo modo vengono private dei dirittti più essenziali.

 

14316954_1066746556778197_2112608558307259504_nNel pomeriggio, mentre al centro di Roma un presidio rabbioso sotto il Ministero del Lavoro denunciava l’assisinio di Abdesselem El Danaf, operaio Gls assassinato durante un picchetto di lotta da un crumiro alla guida di un camion, i movimenti sono andati a a portare la loro voce anche dalle parti del PD. Infatti a Pietralata si teneva un incontro della Festa dell’Unità con invitata Livia Turco per parlare di povertà. Il Partito degli affari, della guerra ai poveri e della disoccuopazione, per ripulirsi la faccia dopo la batosta delle amministrative prova a parlare nei quartieri di povertà per racimolare qualche voto e garantirsi le poltrone. Ma c’è chi questa passerella non la riesce a sopportare e non la viuole permettere. Quindi in centinaia dalle occupazioni della città, insieme ai bambini e alle bambine del Kidz Block, si è interrotto l’incontro con cartelli che chiedevano conto della violenza dell’articolo 5 sugli stessi poveri di cui il PD parla quando più gli fa comodo.

 

Verso un autunno di lotta! #NoArt5 #stopsfratti #CèChiDiceNO #CacciamoRenzi

 

 

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