Occupare case significa conquistare reddito, ecco perché pensiamo che le lotte che riguardano la questione lavorativa debbano entrare in connessione con quelle per il diritto alla casa. Gli studenti e i lavoratori, a fronte dell’impoverimento generale, si trovano tra due fuochi: da un lato la difficoltà di pagare affitti sempre più sproporzionati, dall’altro il ricatto di forme di impiego al limite dello sfruttamento che hanno trovato nella flessibilità una possibilità di legittimazione.
I movimenti di lotta per la casa, a Roma, non si sono spesi solo per conquistare un diritto fondamentale, ma hanno attaccato il cuore di chi attraverso la rendita immobiliare si arricchisce e specula. L’occupazione a scopo abitativo quindi non risponde soltanto alla ricerca di autodeterminazione e di autonomia, ma costituisce un attacco preciso a chi sfrutta il territorio determinando una frattura sempre meno sanabile tra centro e periferie, al fine di ottenere maggiori profitto e ricchezza. Il decreto Lupi (in particolare l’art.5) e il cosiddetto jobs act, passando per il Salva Roma, sono tutte espressioni di un’idea di rilancio dello sviluppo del paese che si traduce di fatto in ulteriore sfruttamento del suolo, dei territori urbani e, attraverso la flessibilità, anche della nostra forza lavoro.
Ne parliamo con:
Mauro Baioni – urbanista e redattore di Eddyburg.it
Alberto Violante – sociologo
Invitiamo a partecipare:
Coordinamento cittadino di lotta per la casa
Blocchi precari metropolitani
Sportello metropolitano di Centocelle, via dei Castani
Alexis Occupato
Assemblea di sostegno alle lotte della logistica
Assemblea lavoratori AMA
ATAC
CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario
A seguire:
ORE 20:00 GRIGLIATA SOCIALE
ORE 21:00 LETTERE DALLA STRADA – reading per voci e chitarre combat rock con: Cristiano Armati; Yari Selvetella; Angelo Sigaro Conti
Progetto TANGRAM